Fondazione “Istituto Irti per gli Studi Giuridici”

“Sezione Premi”

 

L’Istituto può conferire premi e medaglie.

Nel 2023 è stato attribuito il primo ‘Premio alla carriera’ al professor Luigi Capogrossi Colognesi.

La cerimonia di consegna del Premio si è svolta nel corso del Convegno ‘Rileggere i «classici» del diritto civile italiano (1920-1935)’ , che si è tenuto presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza di Roma il 25 e 26 maggio 2023.

Conferimento di due premi per ‘opera prima’ per il diritto pubblico e il diritto privato pubblicate nel periodo 1^ gennaio 2020-31 dicembre 2021.

Le commissioni giudicatrici dei premî per ‘opera prima’ nei campi del diritto privato (prof.ri Carlo Angelici, presidente, Alberto Maria Benedetti e Maria Rosaria Maugeri, componenti)  e del diritto pubblico (prof.ri Vincenzo Cerulli Irelli, presidente, Barbara Randazzo e Aldo Sandulli, componenti) hanno designato vincitori per l’uno il prof. Stefano Gatti, autore del libro Il problema dell’illecito lucrativo tra norme di settore e diritto privato generale, Napoli 2020, e, per l’altro, il prof. Edoardo Caruso, autore del libro La funzione sociale del contratto pubblico. Oltre il primato della concorrenza?, Napoli 2021.

Queste le motivazioni:

– per il campo del diritto privato:

“Il volume di Stefano Gatti denota una profonda conoscenza, da parte dell’Autore, delle fonti giurisprudenziali e dottrinali, assemblate con rigore analitico e in una mai banale prospettiva storica. Il tema di indagine,certamente classico, viene affrontato con un lodevole spirito interdisciplinare e attraverso una analisi dei problemi che attesta l’estrema completezza dello studio bibliografico che ha accompagnato la stesura del libro. L’attenzione alla dottrina straniera, specialmente a quella tedesca, esprime una sensibilità antica, non ridotta a mera ostentazione di citazioni, bensì funzionale a una comprensione utile alla soluzione dei problemi riscontrati. Lo stile di scrittura, infine, coniuga difficoltà dei temi e dei problemi con la necessità di esporli in modo chiaro e ordinato.

La Commissione ritiene altresì opportuno riservare una particolare menzione allo studio di Giuseppe Versaci [La contrattualizzazione dei dati personali, Napoli 2020], sia in ragione del metodo particolarmente moderno e attento alle fonti, anche normative, europee e sovranazionali, sia per la particolare attualità del tema oggetto del volume, decisamente proiettato verso il futuro con soluzioni originali e ben argomentate. 

Merita ulteriore menzione lo studio di  Martina D’Onofrio [Il pactum de non petendum, Napoli 2021],  la cui impostazione fortemente orientata ad un’analisi storica di un istituto non tipizzato contribuisce ad arricchire il dibattito dottrinale sul tema, offendo al lettore una prospettiva originale e innovativa”; 

– per il campo del diritto pubblico:

“Il volume di Caruso, ottimamente scritto e molto ben strutturato, affronta in modo originale un’area tradizionale del diritto amministrativo, quella dei contratti pubblici, studiando, con grande capacita di approfondimento e analisi critica delle fonti di ricerca, la funzione sociale dei contratti pubblici. La trattazione affronta il tema in tutta la sua ampiezza, anche nelle diverse fasi di formazione della disciplina, in prospettiva europea e nazionale, con intelligente e critica lettura dei più rilevanti approdi della giurisprudenza della Corte di giustizia europea. La tesi dell’autore, in sostanza, è che, alla finalità di estensione del mercato e di sviluppo della dimensione concorrenziale, si sia affiancata, nel corso dell’ultimo decennio, una funzione strategica, consistente nel perseguimento di obiettivi sociali e ambientali ovvero di interessi orizzontali o collaterali rispetto all’interesse specifico del contratto. Sotto questo profilo, il volume sviluppa una linea di ragionamento volta, nei primi capitoli, a ridimensionare una visione espansiva delle finalità concorrenziali e di mercato. A tal fine, l’autore interpreta in modo originale la disciplina europea dei contratti, dimostrando invidiabile maturità scientifica nella parte dedicata all’analisi di alcuni principi generali del diritto europeo, tra cui il principio di proporzionalità. Alla parte destruens segue la parte construens, volta a valorizzare le horizontal policies e, in particolare, gli obiettivi sociali comuni e, quindi, gli obiettivi di sostenibilità. Si perviene alla dimostrazione che questi ultimi hanno assunto un’assoluta centralità nella disciplina dei contratti pubblici, riequilibrando l’assetto degli interessi nella materia. Questa spinta sociale della disciplina europea e nazionale ha come conseguenza, tra l’altro, l’estensione, a livello amministrativo, della discrezionalità amministrativa nel bilanciare i diversi interessi a seguito del nuovo assetto, con conseguenti ricadute sulla tutela giurisdizionale. Il libro costituisce un sicuro avanzamento della scienza del diritto amministrativo in tema di contratti pubblici, avendo fornito una ricostruzione innovativa e intelligente delle spinte e degli orientamenti formatisi, negli anni recenti, a livello normativo, giurisprudenziale e amministrativo, spingendosi sino  a formulare una serie di interessanti proposte de iure condendo”.

Il 5 luglio 2023 presso l’Aula Calasso della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza, si è svolta la cerimonia  per il conferimento dei premî. I vincitori hanno esposto il contenuto dei rispettivi saggi e li hanno discussi con i professori Carlo Angelici e Vincenzo Cerulli Irelli, alla presenza del professor Natalino Irti.