Le commissioni giudicatrici di premî per ‘opera prima’ nei campi del diritto privato (prof.ri Giuseppe Portale, Maria Rosaria Maugeri, Andrea Mora) e del diritto pubblico (prof.ri Augusto Chizzini, Vittorio Manes, Francesco Rimoli) hanno designato vincitori per l’uno il prof. Andrea Bertolini, autore del libro Il post-contratto; e, per l’altro, il prof. Marco Gradi, autore del libro L’obbligo di verità delle parti.

Queste le motivazioni:

– per il campo del diritto privato:

“La Commissione ha ritenuto, all’unanimità, di conferire il premio alla monografia di Andrea Bertolini, Il postcontratto, Il Mulino, 2018, pp. 1-523, reputando che essa presenti caratteri pressoché di assoluta novità e originalità nella letteratura civilistica italiana. L’Autore dimostra di possedere una conoscenza delle fonti molto buona, affrontando il tema di ricerca con un pregevole approccio anche comparatistico, che si rivolge, in particolare, all’esame della dottrina francese e tedesca. La categoria del postcontratto viene ricostruita operando, con maturità, un coordinamento tra piano sistematico e piano rimediale, con una soluzione logica, dogmaticamente sostenibile e convincente, anche sotto i profili della disciplina. La bibliografia è ricca, a testimonianza di una ricerca seria, meditata, approfondita e ad ampio spettro.

Si tratta in sintesi di un’opera che ben riflette il curriculum dell’autore.

La Commissione ha ritenuto, altresì, di esprimere un encomio a Carlos Antonio Agurto Gonzáles per l’interesse verso la cultura giuridica italiana dimostrata nella redazione del volume su: El nuevo derecho de daños. Daño a la persona y daño al proyecto de vida, Editoria Temis, Bogotà – Colombia, 2019, I-XXXVII, 1-130”;

– per il campo del diritto pubblico:

“La Commissione, rilevato il buon livello generale delle opere presentate, all’unanimità attribuisce il Premio allo studio di Marco Gradi dal titolo “L’obbligo di verità delle parti” (Torino, Giappichelli, 2018), per l’ampiezza e solidità della struttura monografica, per la puntualità dell’analisi e delle argomentazioni, per la ricchezza delle fonti, e per la capacità dell’autore di delineare con profondità di prospettiva, anche dinanzi alla natura tecnica e alla complessità del tema trattato, la dimensione storico-culturale del medesimo nel quadro della funzione complessiva del processo civile.

La Commissione ritiene altresì opportuno riservare una particolare menzione allo studio di Nicola Giovanni Cezzi, dal titolo “L’interpretazione costituzionale negli Stati Uniti d’America. La storia e il testo” (Napoli, Jovene, 2019), che già rivela il profilo di uno studioso acuto, brillante e sensibile a prospettive aperte al contributo della ricerca storico-politica in campo giuridico”.

Il 27 settembre 2021, in video-conferenza, si è svolto l’incontro, indetto dall’Istituto, per il conferimento dei premî. I vincitori hanno esposto il contenuto dei rispettivi saggi e li hanno discussi con i professori Bruno Cavallone e Enzo Roppo. La cerimonia è stata aperta dal saluto del preside della facoltà, professor Oliviero Diliberto, e dalle Direttrici di Dipartimento, professoressa Luisa Avitabile e professoressa Valeria De Bonis.